Anno 1827

Il campanile della Chiesa di S. Cristina è stato restaurato, ma le campane presentano un problema di stabilità. Il Sindaco, D. Michelangelo Martino, invita il “maestro ferraro” Teofilo Vignone a presentare una perizia “sugli accomodi che bisognano ad ambedue le campane grandi”.

Ecco succintamente la perizia presentata: “Alla campana grande situata al finestrone del campanile verso Settentrione, si è piegato il palo di ferro che la sostiene … ci vogliono quattro tenute di ferro … da situarsi ai due fianchi della cicogna con quattro traversini di ferro, due sopra e due sotto il tocco della campana, per non farli uscire ci vogliono le zeppe spaccate ed in questo modo … la campana resterà fortificata. Alla campana mezzana situata verso mezzo giorno si è rotto il palo di ferro … ci vogliono altre quattro tenute di ferro … L’intiera spesa è di docati sedici e carlini sei, e per la detta somma il maestro ferraro Teofilo Vignone si offre di fare questi accomodi, purchè il Sindaco e corpo municipale lo credono abile, in caso che i detti accomodi si travagliassero da altro maestro, il detto maestro deve pagare la detta perizia carlini dodeci, e si deve sottomettere ad una revisione, e non trovandosi l’accomodo secondo la perizia, il tutto si deve rifare a conto del maestro, e la detta revisione deve farsi prima che le campane si situino nei finestroni …”